Per il secondo anno consecutivo la città di Sassari si ritrova a vivere la festa dell’Assunta in una forma inusuale, come pochi altri precedenti nei secoli, dovuta alle restrizioni anti Covid. Una cosa è però certa: per quanto privata dalla presenza festosa di popolo, non le è tolta la bellezza di Maria. E’ questo il senso dell’iniziativa che si è svolta nella serata di lunedì 9 agosto nel cortile del Seminario Arcivescovile. Un momento culturale promosso dalla Fondazione Accademia e dal Centro Pastorale Diocesano durante il quale l’Arcivescovo Gian Franco ha voluto rivolgere un messaggio ai Gremi della città di Sassari per riscoprire insieme la figura di Maria, principio vivente della solidarietà umana. “La solidarietà di Dio, in Maria, diviene principio della solidarietà umana – si legge nel messaggio -. Lasciamoci raggiungere e trasformare da questo annuncio di fraternità. Prendiamo sul serio la sfida della solidarietà, per divenire partecipi della costruzione di un nuovo umanesimo”.
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L’appuntamento, giunto alla quarta edizione, si è svolto alla presenza delle maggiori autorità civili e religiose della città di Sassari. Durante la serata è stata consegnata una targa a monsignor Francesco Soddu, attualmente direttore della Caritas Italiana (già parroco della Cattedrale di San Nicola e direttore della Caritas Diocesana) come riconoscimento per l’impegno attivo e concreto nella promozione di un Nuovo Umanesimo dell’incontro e per le attenzioni dimostrate verso i più fragili durante l’emergenza sanitaria. L’evento, introdotto da Antonello Canu, direttore dell’area operativa della Fondazione Accademia, e da monsignor Marco Carta, Vicario per la Pastorale, ha visto la partecipazione della Corale “Luigi Canepa”, la più antica istituzione corale della Sardegna che proprio nel 2021 festeggia i primi cento anni di attività.
(foto di Antonio Meloni)