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CASA DI POPOLI, CULTURE E RELIGIONI

Iniziative culturali / 13 dicembre 2024 | La Nuova Sardegna

Parte il Simposio internazionale. «Aprire le porte per creare ponti»

Al centro del dibattito il dialogo e l´inclusione tra religioni e culture diverse

Sassari. Si è aperta ieri la due giorni del primo simposio internazionale su "Popoli, Culture e Religioni per un nuovo umanesimo"- L'iniziativa. promossa dalla Fondazione Accademia e dall'Institut Catholique de la Méditerranée di Marsiglia, rappresenta un'importante opportunità per la discussione e il dialogo tra religioni, culture ed esperienze diverse.

Il simposio si pone l'obbiettivo di stimolare un senso di comunità basato sull'inclusione e la solidarietà. L'evento, diviso in tre sessioni, si è aperto nell'aula Segni del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Sassari. A presentare l'iniziativa il direttore generale della Fondazione Accademia Antonello Spanu e Don Giovanni Tanca.

«Il simposio - afferma il direttore Spanu - si colloca nel percorso culturale promosso nell'ambito diocesano. La collaborazione con gli amici di Marsiglia è una preziosa occasione per condividere riflessioni, esperienze, possibili percorsi. I centri culturali possono realmente rappresentare dei "forum pubblici" dediti a generare leadership per una cultura della speranza che sia lievito di una società plurale, solidale e fraterna.» Si è poi entrati nel vivo dei lavori con una tavola rotonda aperta da don Patrice Chocholski. «Pluralità e inclusione religiosa sono fondamentali per crescere tutti insieme».

Segue l'intervento di don Giuliano Savina, direttore dell'Ufficio nazionale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI. «E' fondamentale avere una visione ed elaborare un pensiero, per evitare di essere monolitici, ma aprirsi all'interculturalità per intercettare tutte le istanze del territorio. La reciproca conoscenza ci permette di comprendere l'altro che sta in mezzo a noi, per aprire porte e creare ponti coinvolgendo le comunità».

La relazione di chiusura è affidata al vescovo di Sassari Gian Franco Saba: «Le realtà multipolari e multiculturali, come dice anche papa Francesco, sono da conoscere e da guardare senza paura e senza relativismo». Dopo una pausa, la prima sessione dell'evento è continuata nell'auditorium della Fondazione delle Figlie di Maria, con il concerto del coro di Nulvi, diretto dal maestro Fabrizio Mangatia. Alle 19.30 la chiusura con il momento di preghiera interreligiosa per la pace, presieduta da don Savina e coordinata da don Pietro Ventura.

Il simposio continuerà oggi con le altre due sessioni: a partire dalle 9, nel centro di alta formazione "Padre G.B. Manzella" di via Porcellana ci saranno dei laboratori su cittadinanza attiva e inclusione.

Dalle 15 alle 18.30 invece, nell'aula Segni di viale Mancini, ci sarà la sessione finale del primo simposio internazionale, dal titolo "Costruire fratellanza: educare a prospettive future per un Mediterraneo inclusivo".

Prenderanno parte ai lavori numerosi esperti di diverse comunità religiose. La chiusura è affidata a un momento musicale del coro di Villanova, che si esibirà alle 20 nell'auditorium della Fondazione delle Figlie di Maria.

(Francesco Zizi)

Parte il Simposio internazionale. «Aprire le porte per creare ponti»
La Nuova Sardegna, Documento Adobe Acrobat PDF: 168 Kb - 17/12/2024

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